23 Settembre...
un mese a Venezia.
I giorni passano ed il grande giorno inizia ad intravvedersi, come quando in gara dal ponte della Libertà inizieremo a vedere la città...
Certo non siamo arrivati, mancano ancora 30 giorni e tanti allenamenti da fare, ma quando scatta il mese alla partenza posso dire che è tempo di voltare pagina.
Personalmente ho lasciato il grosso del lavoro alle spalle, il più è fatto, ossia le solide basi per costruire un'altra bella avventura sono state gettate....
Tradotto.... i chilometri percorsi sono stati tanti.
Testimoni delle fatiche sono state le mie fidate amiche, compagne di allenamenti di questi ultimi tre mesi: le mie Saucony Triumph 8 hanno cessato il loro servizio.
Spianate dai chilometri, scaricate dagli impatti con l'asfalto e lo sterrato, tirate molto oltre le loro possibilità, oggi hanno preso la via del pensionamento.
Nuove scarpe dunque, stesso modello ma di un rosso fiammante, pronte per il loro lavoro da gregario fino al giorno prima della maratona.
Meno chilometri e ritmi più brillanti, ultimi lunghi ma soprattutto tanti allenamenti "al galoppo", per ricercare quella facilità di corsa che servirà da unione tra la preparazione resistente e quella veloce.
Preparazione fisica dunque, ma senza trascurare quella mentale, perchè la maratona è un mix di fatiche fisiche e di testa e per arrivare in fondo e riuscire ad ottenere il tempo prefissato ci vuole una grande capacità di sopportare i richiami della fatica.
Ma in questo sarà di grande aiuto anche lo spirito di gruppo che infonde in ognuno di noi carica e voglia di farcela.
Come sempre, forza ragazzi
NEVEROCCIA RUNNING TEAM
venerdì 23 settembre 2011
martedì 6 settembre 2011
Piccoli Marines arrivano...
Dopo la nascita il 20 Agosto di VALENTINA, figlia di Silvia e di Mirko, ci sono stati altri due arrivi nel team dei "piccoli marines": ieri alle 23 è nato GIULIO, figlio di Wanny e Isa a cui si aggiunge IRENE, figlia di Raffaele e Alice!!!
Benarrivati VALENTINA, GIULIO E IRENE e congratulazioni alle mamme (soprattutto) e ai papà!!!
Benarrivati VALENTINA, GIULIO E IRENE e congratulazioni alle mamme (soprattutto) e ai papà!!!
lunedì 5 settembre 2011
Prepararsi...
Per i corridori che aspirano al traguardo della Venicemarathon, settembre è un mese fondamentale.
L'aria esterna comincia a rinfrescare, quella interna comincia a farsi invece via via più calda... i giorni che mancano diventano sempre meno e nei pensieri cominciano ad aleggiare immagini, aspettative, dubbi, speranze, paure.
La preparazione entra nel clou, i chilometri aumentano, le energie da profondere negli allenamenti sono tante.
Fatica, stanchezza, gambe dure e doloretti diventano compagni di lavoro puntuali in molte corse di questo periodo.
Eppure siamo là, a sciropparci i lunghissimi, a perdere le gambe nelle ripetute, ad annaspare nei medi veloci e nei cambi di ritmo...
Soffrendo, a volte imprecando silenziosamente, ma siamo là a fare fatica, per quel dannato fascino della Maratona che ti sfianca e ti seduce, ti distrugge e ti attira, ti sfinisce e t'invoglia.
Prepararsi significa mettersi in gioco, abbandonare comode e facili certezze e gettarsi in una sfida.
Prepararsi significa crederci, avere fiducia in se stessi e avere la voglia di mettere in campo impegno ed energie per arrivare ad un qualcosa di grande con le proprie forze.
Prepararsi significa provarci, accettare la dura legge dello sport che premia o punisce, che premia o che sancisce sconfitta.
Prepararsi significa vivere appieno, prendere con entusiasmo l'avventura e non vivere in modo piatto, ma dare il meglio di sè.
Prepararsi è condividere, è essere accomunati da un sogno, è essere partecipi della stessa fatica e degli stessi dubbi verso il proprio sogno.
Prepararsi.....
ne vale la pena!
Anche quando la fatica tende a soverchiarti, le forze iniziano a mancare, la voglia di mollare si avvinghia a te...
Perchè vincere una battaglia ti dà una forza enorme,
un'adrenalina infinita,
un bagno di endorfine,
una cascata di emozioni,
un vulcano di sensazioni,
una tempesta di pensieri.
Ad ogni passo sentire il traguardo più vicino,
il calore della gente attorno
che tenta di entrare in quel modo che hai ovattato per renderlo sordo alla fatica...
poi l'ultimo ponte prima del traguardo ed ecco....
gli indescrivibili attimi che si provano negli ultimi cento metri di quel rettilineo finale,
con la laguna da una parte, la gente dall'altra
e tu che voli verso l'arrivo,
verso quella linea orizzontale....
Prepararsi è un pò come sognare,
si mette un pezzo di sè stessi sulle ali del destino
e si spinge con mente e con il cuore sperando di arrivare
L'aria esterna comincia a rinfrescare, quella interna comincia a farsi invece via via più calda... i giorni che mancano diventano sempre meno e nei pensieri cominciano ad aleggiare immagini, aspettative, dubbi, speranze, paure.
La preparazione entra nel clou, i chilometri aumentano, le energie da profondere negli allenamenti sono tante.
Fatica, stanchezza, gambe dure e doloretti diventano compagni di lavoro puntuali in molte corse di questo periodo.
Eppure siamo là, a sciropparci i lunghissimi, a perdere le gambe nelle ripetute, ad annaspare nei medi veloci e nei cambi di ritmo...
Soffrendo, a volte imprecando silenziosamente, ma siamo là a fare fatica, per quel dannato fascino della Maratona che ti sfianca e ti seduce, ti distrugge e ti attira, ti sfinisce e t'invoglia.
Prepararsi significa mettersi in gioco, abbandonare comode e facili certezze e gettarsi in una sfida.
Prepararsi significa crederci, avere fiducia in se stessi e avere la voglia di mettere in campo impegno ed energie per arrivare ad un qualcosa di grande con le proprie forze.
Prepararsi significa provarci, accettare la dura legge dello sport che premia o punisce, che premia o che sancisce sconfitta.
Prepararsi significa vivere appieno, prendere con entusiasmo l'avventura e non vivere in modo piatto, ma dare il meglio di sè.
Prepararsi è condividere, è essere accomunati da un sogno, è essere partecipi della stessa fatica e degli stessi dubbi verso il proprio sogno.
Prepararsi.....
ne vale la pena!
Anche quando la fatica tende a soverchiarti, le forze iniziano a mancare, la voglia di mollare si avvinghia a te...
Perchè vincere una battaglia ti dà una forza enorme,
un'adrenalina infinita,
un bagno di endorfine,
una cascata di emozioni,
un vulcano di sensazioni,
una tempesta di pensieri.
Ad ogni passo sentire il traguardo più vicino,
il calore della gente attorno
che tenta di entrare in quel modo che hai ovattato per renderlo sordo alla fatica...
poi l'ultimo ponte prima del traguardo ed ecco....
gli indescrivibili attimi che si provano negli ultimi cento metri di quel rettilineo finale,
con la laguna da una parte, la gente dall'altra
e tu che voli verso l'arrivo,
verso quella linea orizzontale....
Prepararsi è un pò come sognare,
si mette un pezzo di sè stessi sulle ali del destino
e si spinge con mente e con il cuore sperando di arrivare
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